La parabola del ricco stolto ci mostra l’uomo intento solo ad accumulare ricchezze, ignaro della morte improvvisa che incombe su di lui. Bisogna arricchirsi davanti a Dio per non restare schiavi delle cose del mondo.
CONDIVIDI I TUOI BENI PER ARRICCHIRE DAVANTI A DIO
LA parola che Dio ci rivolge ha sempre il potere di entrare nel vissuto della nostra esistenza. Entra in gioco con la nostra vita. Dall’ascolto della parabola del ricco stolto (Vangelo), emerge tutta l’ambiguità e l’inconsistenza di una vita fondata e garantita dalla cura meticolosa e dal possesso avido dei beni materiali. Gesù ci ricorda che una vera sicurezza non può essere garantita dai beni materiali. La vita del ricco stolto e i suoi calcoli sono sbagliati. Aveva fondato la sua speranza nell’accumulo dei beni e nella costruzione di nuovi magazzini. Il tutto però si rivela davvero “vanità”, cioè “vuoto”(I Lettura). L’accumulo dei beni non ci fa ricchi davanti al Signore.
Non ci è vietato il possesso e la disponibilità dei beni della terra. Non appartiene ai cristiani, infatti, il disprezzo o il rifiuto manicheo dei beni materiali. Ma diventiamo ricchi davanti al Signore solo con il mettere i nostri beni a servizio del prossimo. L’Apostolo aggiunge: ciò che deve liberare la nostra vita da errate preoccupazioni materiali o da ripiegamenti su paure, su dolori e fastidi penosi, è il riorientamento verso le cose di lassù, dove è Cristo seduto alla destra di Dio (II Lettura).
D’Ambrosio Domenico
RIAPRE LA BASILICA DI SANTA MARIA DI COLLEMAGGIO
SIMBOLO della città di L’Aquila, la Basilica riapre nel 725mo anno della “Perdonanza Celestiniana”. Infatti, il 28 agosto, verso il calare del sole, la città di L’Aquila vivrà per 24 ore e senza interruzioni la “Perdonanza”, un’indulgenza plenaria particolare, come avviene ogni anno dal 1293, quando, per la prima volta nella storia della Chiesa, fu concessa da san Pietro Celestino, eremita benedettino del XIII secolo, eletto 192° successore di Pietro con il nome di Celestino V, ed incoronato nella città di L’Aquila, città dei numerosi terremoti e sempre ricostruita.
Il popolo aquilano, ancora smarrito e dovendo affrontare numerosissime difficoltà, dopo 10 anni dal terribile sisma del 2009, si ritroverà compatto, a rinnovare con fede ed impegno, la ricerca della riconciliazione con Cristo, sempre vicino a colui che soffre, sia nel corpo che nell’anima. Il Cardinale delegato aprirà di nuovo la Porta Santa, chiusa l’anno prima, della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, recentemente ristrutturata, nuovamente pronta a lasciar entrare coloro che cercheranno, come volle il Papa, la remissione dei peccati dinanzi a Dio, con l’assoluzione dalla colpa a seguito del sacramento della penitenza, e la cancellazione della pena, se sinceramente pentiti e confessati, come dispone la Bolla Celestiniana.
L’Amministrazione comunale e la Diocesi saranno impegnate ad assicurare tutti i servizi per coloro che intenderanno giungere nella città per beneficiare della Perdonanza. Per 24 ore saranno disponibili sacerdoti per le confessioni e le sante Messe. Una Veglia di preghiera sarà animata nella notte dai giovani aquilani.
(Per informazioni: www.perdonanza-celestiniana.it; info@chiesadilaquila.it)
PER LE PERSONE IMPEGNATE IN POLITICA
Preghiamo per i responsabili politici perché agiscano sempre con onestà, integrità e amore della verità.
Preghiera dei fedeli
C- Fratelli e sorelle, nell’impegno di tenere fisso lo sguardo sulle cose di lassù, affidiamo al Padre le fatiche della nostra vita quotidiana e le speranze circa la missione della Chiesa e il cammino dell’intera umanità.
Preghiamo insieme dicendo: Padre nostro, ascoltaci.
1. Perché il popolo di Dio, con la guida del Papa e dei vescovi, tenga viva la luce del Vangelo per essere segno di unità e strumento di promozione umana, preghiamo:
2. Perché nei rapporti familiari e nelle relazioni quotidiane non prevalga l’egoismo che divide e opprime, ma la solidarietà cristiana, che unisce e salva, preghiamo:
3. Perché quanti sono duramente provati dalla malattia, dalla povertà e dall’emarginazione possano trovare nei cristiani comprensione, conforto e speranza, preghiamo:
4. Perché la luce della fede guidi sempre la nostra comunità nelle sue scelte, e la forza dell’amore la sostenga in ogni difficoltà, preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C – O Padre, principio e fine di tutte le cose, la tua parola sia luce ai nostri passi e il tuo Santo Spirito colmi i nostri cuori della tua carità. Per Cristo nostro Signore.
A – Amen
XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – 2019
05 L Esultate in Dio, nostra forza. Alla folla affamata, Cristo dona il pane: i verbi “prendere, benedire, spezzare e dare” profetizzano i gesti dell’Eucaristia, vero pane che sazia la nostra fame. Dedicazione della Basilica S. Maria Maggiore (m.f.); S. Emidio; S. Osvaldo. Nm 11,4b-15; Sal 80,12-17; Mt 14,13-21.
06 M Trasfigurazione del Signore. Festa (bianco). Il Signore regna, il Dio di tutta la terra. La Trasfigurazione è posta fra due annunci della passione. Il Padre ci esorta di ascoltare il Figlio, e la gloria di Cristo illumina la tragedia della croce. B. Maria Francesca di Gesù. Dn 7,9-10.13-14; Sal 96,1-2.5-6.9; 2Pt 1,16-19; Lc 9,28b-36.
07 M Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. Cristo sembra disprezzare la donna cananea che lo implora, paragonandola a dei cagnolini. Ma la fede della donna rivela che la salvezza è per tutti i popoli. Ss. Sisto II e c. (m.f.); S. Gaetano da Thiene (m.f.); S. Donato. Nm 13,1-3a.25–14,1.26-30.34-35; Sal 105,6-7.13-14.21-23; Mt 15,21-28.
08 G S. Domenico di Guzmán, sacerdote. Memoria (bianco). Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore. Non importa cosa dice la gente di Gesù Cristo, è importante chiederci chi è Lui per ognuno di noi, per ascoltare il Padre che ce lo rivela come il Figlio amato. B. M. Margherita Caiani; B. Vladimiro Laskoski. Nm 20,1-13; Sal 94,1-2.6-9; Mt 16,13-23.
09 V S. Teresa Benedetta della Croce, vergine e martire, patrona d’Europa (Edith Stein). Festa (rosso). Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore. L’olio che manca alle vergini stolte non può essere donato a loro da nessuno: è il simbolo dell’amore e della vita di ognuno. Nessuno può amare o vivere al posto mio. B. Claudio Richard. Os 2,16b.17b.21-22; Sal 44,11-12.14-17; Mt 25,1-13.
10 S S. Lorenzo, diacono e martire. Festa (rosso). Beato l’uomo che teme il Signore. Il Signore si paragona ad un seme e un seme seppellito non è imprigionato dalla morte: genera vita dal suo marcire. Questa è la vittoria di Gesù Cristo. S. Blano; S. Agostino Ota. 2Cor 9,6-10; Sal 111,1-2.5-6.9; Gv 12,24-26.
[11 D XIX Domenica del T. O. / C (S. Chiara d’Assisi) Sap 18,6-9; Sal 32,1.12.19-20.22; Eb 11,11.1-2.8-19; Lc 12,32-48].
Elide Siviero
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa.
Inizio: Cielo nuovo è la tua Parola (625); Tu, festa della luce (739).
Salmo responsoriale: M° A. Parisi. Ritornello: Spero nel Signore (137).
Processione offertoriale: Signore, fa’ di me (726).
Comunione: Tu sei come roccia (745); Mistero della cena (678).
Congedo: Giovane donna (579).
ACCOMPAGNAMENTO
Clicca sull’immagine per ingrandire: