XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 28 Luglio 2019

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 28 Luglio 2019

Gesù è il nostro maestro di preghiera e ciò che va chiesto lo insegna nel «Padre Nostro». Dobbiamo pregare con totale fiducia, perché Dio è Padre e ama i suoi figli con un amore infinito.

SIGNORE GESÙ INSEGNACI A PREGARE

Commento - Disegno: Stefano Pachì
IL dialogo di Abramo con Dio (I Lettura) rivela sia la potenza della preghiera (l’uomo di fede “osa” contrattare con Dio), sia la confidenza dell’uomo nel suo Signore. È su questo piano che Cristo vuole condurre i suoi discepoli. Essi lo vedono in preghiera (Vangelo), intuiscono il legame d’amore che egli ha con il Padre e gli chiedono: «Insegnaci a pregare!». Il Signore non offre una tecnica, ma insegna ad entrare in relazione con il Padre. La parabola che racconta serve a chiarire che la forza della preghiera risiede nella totale fiducia del richiedente: egli osa chiedere e disturbare perché confida nella forza dell’amicizia. Cristo ci esorta a pregare per scoprire nelle nostre domande la sete profonda di senso. 
Noi cerchiamo qualcuno che soddisfi le nostre esigenze, Dio invece vuole farci scoprire il bisogno di sentirci figli; «o ci dona quello che chiediamo o meglio di quanto chiediamo» (b. G. Alberione). Egli ci ascolta affinché noi non ascoltiamo più le nostre paure, non rimaniamo nella mezzanotte del buio che ci allontana dalla luce, ma ci apriamo al dono dello Spirito, per imparare a vivere una fede matura, pronta anche ad accettare che ci siano domande senza risposta.

Elide Siviero

RIMASERO ACCANTO AL POLOLO ALGERINO, ORA SONO BEATI

Veglia di preghiera nella vigilia della beatificazione dei martiri algerini. Cattedrale di Santa Maria in Orano, Algeria (7 dicembre 2018 - Foto Ansa-Stringer)
UN evento unico è stato vissuto dalla Chiesa intera con la beatificazione di diciannove martiri cristiani celebrata, per la prima volta, in unpaese a maggioranza musulmana. È avvenuto sabato 8 dicembre 2018 a Orano in Algeria, quando il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza di Papa Francesco, ha elevato agli onori degli altari un gruppo di martiri uccisi tra il 1994 e il 1996. 
I più conosciuti, come ricorda il postulatore della causa, padre Thomas Georgeon, sono i monaci trappisti di Tibhirine e l’allora vescovo di Orano, monsignor Pierre Claverie. Ma vi sono anche altri religiosi e religiose, appartenenti a otto istituti, veri modelli di “santità comune”, quella che si può definire la “santità della porta accanto”. 
Questi martiri, pur sapendo di rischiare la vita, hanno scelto liberamente di restare nel Paese accanto al popolo. La gente soffriva per il clima di odio e di violenza, che causava vittime indifferentemente sia tra i cristiani, sia tra i musulmani. La Chiesa, iscrivendo i loro nomi nel libro dei beati, ha riconosciuto l’esemplarità della loro vita e l’eroismo della loro morte, con la quale hanno reso testimonianza a Cristo. 
Attraverso questa beatificazione – ha sottolineato Papa Francesco nel messaggio rivolto a tutti i partecipanti alla messa – la Chiesa «vuole testimoniare il suo desiderio di continuare a operare per il dialogo, la concordia e l’amicizia. Crediamo che questo evento senza precedenti nel vostro paese traccerà nel cielo algerino un grande segno di fraternità, indirizzato a tutto il mondo».

Nicola Gori

RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA

Per l’Evangelizzazione: Perché le famiglie, grazie a una vita di preghiera e d’amore, divengano sempre più “laboratori di umanizzazione”.

Dei Vescovi: Perché l’occasione delle ferie estive rinsaldi i vincoli della fede, dell’amicizia e della fratellanza universale.

Mariana: Perché Maria, Assunta in cielo, ravvivi in noi la speranza della vita eterna.

Preghiera dei fedeli

C- Signore Gesù ci ha donato, con fiducia ci rivolgiamo a Dio Padre, che conosce ciò di cui noi abbiamo veramente bisogno.

Eleviamo a Dio le nostre invocazioni dicendo: Esaudisci, o Padre, la nostra preghiera.

1. Perché la Chiesa, attraverso la chiara testimonianza di ogni battezzato, sia sempre e in ogni luogo fermento di verità, di giustizia e di pace, preghiamo:

2. Perché l’umana solidarietà e la cristiana carità non lascino mai mancare il pane quotidiano ai tanti poveri che sono accanto a noi, preghiamo:

3. Perché il perdono reciproco, richiesto dal Signore Gesù nel Vangelo, spenga l’odio e la vendetta e abbatta i muri che dividono le famiglie e i popoli, preghiamo:

4. Perché la celebrazione della Parola e dell’Eucaristia ci difenda dalle insidie del male che chiude i cuori all’amore e ci rafforzi nell’aderire a tutto ciò che è vero, buono e giusto, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C – Padre di infinita bontà, esaudisci la nostra preghiera, così che nell’accogliere la parola del tuo amatissimo Figlio, possiamo essere strumenti del tuo amore per chiunque incontriamo sul nostro cammino. Per Cristo nostro Signore.

A – Amen

XVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – 2019

29 L S. Marta. Memoria (bianco). Gustate e vedete com’è buono il Signore. Marta è la donna dalla fede pronta, generosa: non esita a credere al Signore. A lei Gesù rivela la sua divinità, il suo potere di dare la vita. S. Lazzaro; S. Olaf. 1Gv 4,7-16; Sal 33,2-11; Gv 11,19-27 oppure Lc 10,38-42.

30 M Misericordioso e pietoso è il Signore. Il Signore spiega la parabola della zizzania: dopo la pazienza di Dio che lascia crescere grano e zizzania insieme, ci sarà il suo giudizio che elimina il male. S. Pietro Crisologo (m.f.); S. Orso; S. Massima. Es 33,7-11; 34,5-9.28; Sal 102,6-12; Mt 13,36-43.

31 M S. Ignazio di Loyola, sacerdote. Memoria (bianco). Tu sei santo, Signore, nostro Dio. Solo se davvero crediamo che il regno dei cieli sia un tesoro prezioso, osiamo vendere tutto per averlo. In gioco c’è la nostra fede in Cristo, nostra gioia. S. Fabio; S. Calimero. Es 34,29-35; Sal 98,5-9; Mt 13,44-46.

01 G S. Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! L’immagine del regno di Dio simile ad una rete che raccoglie una grande quantità di pesci ci mostra la salvezza offerta a tutti in questo mondo, in attesa del giudizio finale. S. Pietro Favre; S. Severo. Es 40,16-21.34-38; Sal 83,3-6.11; Mt 13,47-53.

02 V Esultate in Dio, nostra forza. I paesani di Gesù credono di conoscerlo, ma non sanno riconoscere in lui il Figlio di Dio. Quando chiudiamo Dio nei nostri pensieri non ci apriamo ai suoi. S. Eusebio di Vercelli (m.f.); S. Pietro Giuliano Eymard (m.f.). Lv 23,1.4-11.15-16.27.34b-37; Sal 80,3-6.10-11; Mt 13,54-58.

03 S Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. La morte del Battista per il capriccio di una donna ci mostra un innocente che precede l’Innocente, Gesù Cristo, vittima per la nostra redenzione. S. Asprenato; S. Martino; B. Agostino Kazoti. Lv 25,1.8-17; Sal 66,2-3.5.7-8; Mt 14,1-12.

[04 D XVIII Domenica del T, O. / C (S. Giovanni Maria Vianney) Qo 1,2; 2,21-23; Sal 89,3-6.12-14.17; Col 3,1-5.9-11; Gv 6,24-35]. 

Oggi viene celebrata nel Tempio di San Paolo di Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de “La Domenica”.

Elide Siviero

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo
   
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 
Inizio: Padre, che hai fatto ogni cosa (698); Dio è mia luce (638). 
Salmo responsoriale: G. Assandri. Ritornello: Canterò per sempre l’amore del Signore! (403-404). 
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (740). 
Comunione: Sei tu, Signore, il pane (719); Mistero della cena (678). 
Congedo: Con il mio canto (630).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento