II DOMENICA DI QUARESIMA – 17 Marzo 2019

II DOMENICA DI QUARESIMA – 17 Marzo 2019

Il Vangelo che oggi viene proclamato ci parla della Trasfigurazione di Gesù Cristo. È un evento che illumina questo tempo di Quaresima e ci indica la finalità della pratica della penitenza, del digiuno e della preghiera: la trasfigurazione del nostro cuore.

GESÙ È PROCLAMATO FIGLIO DI DIO

Commento - Disegno: Stefano Pachì
ABRAMO, padre nella fede, per primo imparò a fidarsi di Dio nelle vicende liete e tristi della vita. Dio gli promette una discendenza numerosa come le stelle del cielo, alludendo al dono di Isacco, ma anche il possesso della terra. Segno delle divine promesse è l’alleanza che Dio stipula con Abramo, espressa mediante il linguaggio del sacrificio (I Lettura). Anche per noi, come per Abramo, la salvezza dipende dalla fede, che è adesione al Figlio di Dio, Gesù, il quale sul Tabor — luogo della divina rivelazione — dinanzi a Pietro, Giacomo e Giovanni, che sarebbero stati suoi compagni nel Getsemani, si trasfigura mentre prega, manifestando la sua identità. Mosè ed Elia, simbolo delle Legge e dei profeti, parlano dell’esodo del Messia, cioè della sua beata passione. La salita sul Tabor prepara la salita sul Calvario, rafforzando la fede degli apostoli nell’imminenza della passione di Gesù. 
In ubbidienza al Padre ascoltiamo e seguiamo Gesù (Vangelo). Mentre aspettiamo come salvatore Gesù Cristo che trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, rimaniamo saldi in lui, facendoci suoi imitatori (II Lettura).

Francesco Dell’Orco

IL REGALO DI GESÙ «PERDONATE!»

GESÙ ha aspettato il giorno più bello, il giorno più gioioso, il giorno di Pasqua per regalarci la santa Confessione, cioè la possibilità, se lo vogliamo, di essere abbracciati da Dio e di ricevere il suo perdono. 
Ricostruiamo quel giorno memorabile. Gli apostoli sono chiusi nel Cenacolo: hanno tanta paura perché ancora non credono alla Risurrezione di Gesù e pensano che la sua storia sia finita sul Calvario. 
Ma non è così! Gesù è risorto! E, infatti, improvvisamente, Gesù appare agli apostoli vivo e sorridente. Gli apostoli restano impietriti, sono svegli oppure stanno sognando? Ma Gesù li saluta e mostra loro le ferite della sua passione, ancora presenti nel suo corpo. 
Perché? Per dire agli apostoli e anche a noi: «Guardate, quanto vi ho voluto bene! Queste ferite resteranno per sempre, come per sempre resta il mio amore per voi». E poi aggiunge: «Vi do il potere più grande che esista: vi do io il potere di perdonare i peccati nel nome di Dio». 
E come è possibile? Gli apostoli vorrebbero dire a Gesù: «Ma noi siamo peccatori! Pietro ti ha rinnegato e noi ti abbiamo abbandonato, come potremo perdonare i peccati? ». Ma Gesù è stato chiaro: «Lo so che siete peccatori, ma sono io a perdonare attraverso di voi: voi mi date la voce e il cuore, ma il perdono viene da me. Abbiate fede!». Che bello! 
La Chiesa di Gesù è la casa del perdono, e la comunità dei peccatori che continuamente sperimentano la misericordia di Dio e continuamente rinascono attraverso la misericordia di Dio. 
Gesù aiutaci a riscoprire la bellezza e la ricchezza di una santa Confessione!

Angelo Card. ComastriArciprete della Basilica Papale di San Pietro

 

Preghiera dei fedeli

C- Fratelli e sorelle, con quella fede che ci permette di riconoscere il Figlio di Dio non solo sul monte della Trasfigurazione, ma anche sul Calvario, portiamo davanti a Dio le fatiche e le speranze nostre, della Chiesa e dell’intera umanità. 

Preghiamo dicendo insieme: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

1. Per il Papa, i Vescovi e per tutti i fedeli cristiani, perché, ciascuno secondo il proprio ruolo nella Chiesa, sappia manifestare chiaramente il volto misericordioso di Dio, preghiamo:

2. Per i giovani perché mettano i loro sogni, le loro forze e il loro entusiasmo al servizio dei valori evangelici per un mondo più giusto, più bello e più umano, preghiamo:

3. Per le tante famiglie messe a dura prova dalle difficoltà economiche, dalla salute precaria, dal lutto e dalle divisioni, perché la luce della fede e la fraterna solidarietà aprano loro nuovi e luminosi orizzonti di speranza, preghiamo:

4. Per tutti noi e per tutte le persone che portiamo nel nostro cuore, perché, anche nei momenti più oscuri, mai venga meno la fiamma di quella fede che è stata accesa nei nostri cuori nel giorno del Battesimo, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C – Dio grande e invisibile, che nella Trasfigurazione di Gesù hai illuminato e confortato i discepoli del tuo Figlio, conforta anche noi con il dono di quella fede che illumina anche i giorni più oscuri della nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

A – Amen

II SETTIMANA DI QUARESIMA

18 L Signore, non trattarci secondo i nostri peccati. Le nuove leggi del Regno: essere misericordiosi; non giudicare; non condannare ma perdonare; dare al prossimo senza misura. S. Cirillo di Gerusalemme; S. Frediano; S. Edoardo. Dn 9,4b-10; Sal 78,8-11.13; Lc 6,36-38.

19 M S. Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria. Solennità (bianco). In eterno durerà la sua discendenza. Il ritrovamento di Gesù nel tempio: la premura non è soltanto della madre, ma anche di Giuseppe a cui il ragazzo Gesù è affidato in custodia. B. Andrea Gallerani. 2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88,2-5.27.29; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24a opp. Lc 2,41-51a.

20 M Salvami, Signore, per la tua misericordia. Gesù racconta agli intimi la sua tremenda fine terrena: chi vuol essere primo, sia disponibile a dare la vita. S. Martino; S. Cutberto. Ger 18,18-20; Sal 30,5-6.14-16; Mt 20,17-28.

21 G Beato l’uomo che confida nel Signore. Abiti lussuosi e banchetti, senza accorgersi di chi non ha niente ed ha fame: a che serve godere tanto su questa terra e poi soffrire nell’aldilà? S. Nicola di Flüe; S. Benedetta C. Frassinello; S. Serapione. Ger 17,5-10; Sal 1,1-4.6; Lc 16,19-31.

22 V Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie. La parabola della vigna parla del nostro atteggiamento verso il Padre che ha mandato il suo Figlio: lo accoglieremo o lo elimineremo? S. Epafrodito; S. Lea; S. Benvenuto Scot.Gen 37,3-4.12-13a.17b-28; Sal 104, 16-21; Mt 21,33-43.45-46.

23 S Misericordioso e pietoso è il Signore. I giovani della parabola non fanno prevalere l’amore di fratellanza, che li rende figli dello stesso Padre “prodigo” di misericordia. S. Turibio di Mogrovejo; S. Gualteiro; S. Ottone. Mi 7,14-15.18-20; Sal 102,1-4.9-12; Lc 15,1-3.11-32.

[24 D III Domenica di Quaresima / C (S. Caterina di Svezia) Es 3,1-8a.13-15; Sal 102,1-4-8-11; 1Cor 10,1-6.10-12; Lc 13,1-9].

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Come un padre (492); Il tuo amore, Signore (497). 
Salmo responsoriale: M° A. Bastoni. Ritornello: Sei la mia luce (97). 
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (705). 
Comunione: Conducimi tu (629); Sei come il sole (718). 
Congedo: Tutti accorriamo (753).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento