II DOMENICA DI PASQUA – 28 aprile 2019

II DOMENICA DI PASQUA – 28 aprile 2019

Ogni domenica facciamo memoria della Pasqua del Signore, che ci ha liberati dal peccato e ci ha donato lo Spirito Santo. Oggi viene ricordato l’incontro di Gesù con Tommaso che, dopo aver dubitato, diventa credente. – Oggi si celebra la Domenica della Divina Misericordia.

DALLA PASQUA NASCE UN POPOLO NUOVO

Commento - Disegno: Stefano Pachì
IN queste domeniche è la gioia e la pienezza della risurrezione che dà senso al nostro convenire per celebrare la Pasqua della settimana. Il Signore Risorto torna in mezzo a noi anche quando le nostre porte sono chiuse. Continua a visitarci col dono del suo Spirito, quasi a ravvivare e rafforzare la nostra fede, talvolta incerta e dubbiosa come quella del personaggio centrale del Vangelo: Tommaso, uno dei Dodici detto Didimo, cioè gemello. Gemello di chi? Nostro gemello. Tommaso vuole toccare. Come tanti di noi, vuole toccare per credere. 
Incredibile! Alla Maddalena Gesù dice: Non mi toccare. A Tommaso: Metti qui il tuo dito. Beato lui! Non ha toccato. Si è fidato, ha creduto alla parola del suo Signore e il suo dubbio lo ha aperto alla grande professione di fede: Mio Signore e mio Dio!C’è quel possessivo che dice l’intensità e totalità di un rapporto con Gesù: tu sei il mio Signore, tu sei il mio Dio! E per noi e per quelli che credono senza toccare? Fortunati! Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto. In fondo siamo debitori a Tommaso

Mons. Domenico D’AmbrosioArcivescovo emerito di Lecce

DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA

L’ORIGINE della «festa della Divina Misericordia» si colloca nel contesto dell’esperienza mistica di Suor Faustina Kowalska: ella annota nel suo Diario che Cristo la invitò a istituire questa festa a Plock in Polonia nel 1931, indicandole anche il momento preciso durante l’anno liturgico, cioè la Seconda Domenica di Pasqua. Questo perché esiste un profondo legame fra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia: «Le anime periscono, nonostante la mia dolorosa passione… Se non adoreranno la mia misericordia, periranno per sempre». 
San Giovanni Paolo II l’ha istituita come celebrazione per la Chiesa universale nel 1992. Pregando devotamente la coroncina della Divina Misericordia, chiedendo al Signore il perdono dei peccati, ricevendo l’Eucaristia, in questo giorno il cristiano ottiene il dono dell’indulgenza plenaria, attingendo così alle sorgenti della salvezza e rinnovando il proprio cammino spirituale, certo che l’amore del Signore può superare e distruggere ogni peccato e donare nuova fiducia a chiunque si avvicina a lui con cuore sincero. 
Le condizioni per ricevere l’indulgenza plenaria sono: Confessione, Comunione Eucaristica, preghiera in una chiesa secondo le intenzioni del Sommo Pontefice e per il bene di tutta l’umanità, animo totalmente distaccato da qualsiasi forma di peccato anche veniale. La gioia di ritrovarsi santi agli occhi di Dio deve esprimersi in gesti di carità e servizio al prossimo così che la grazia ricevuta porti frutti di vita.

Tiberio Cantaboni
   

La Pasqua è tempo di pace per chi accoglie il dono della Divina Misericordia. Facciamo nostro l’invito della liturgia a stimare i doni del Risorto: «l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti» (cf I Colletta, II Domenica di Pasqua – C).

RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA

Per l’Evangelizzazione: Perché mediante l’impegno dei propri membri, la Chiesa in Africa sia fermento di unità fra i popoli, segno di speranza per questo continente.

Dei vescovi: Per tutte le mamme, perché come Maria, discepola esemplare, ascoltino e custodiscano nel cuore tutte le parole del Figlio.

Mariana: Maria vincitrice del peccato, ci aiuti a seguire la via del Vangelo.

 

Preghiera dei fedeli

C- Fratelli e sorelle, il Signore Gesù è morto e risorto per assicurarci che l’amore di Dio è sempre più grande del nostro peccato. Per questo non temiamo di rivolgerci a lui con umile e rinnovata fiducia. 

Preghiamo insieme dicendo: Donaci, Signore, la tua misericordia.

1. Proteggi il nostro Papa, i Vescovi, i pastori di tutte le comunità cristiane perché con saggezza, amore e coraggio possano guidare la Chiesa sulle strade della nuova evangelizzazione. Noi ti preghiamo:

2. Illumina i governanti e tutti coloro che hanno gravi responsabilità verso gli altri, perché promuovano una società più giusta e più umana. Noi ti preghiamo:

3. Sostieni la fragilità di quanti sono particolarmente feriti a causa della povertà, della malattia e dell’emarginazione perché, attraverso la fraterna carità, possano sperimentare la tua presenza che salva. Noi ti preghiamo:

4. Rinsalda la nostra fedeltà al Battesimo perché mai dimentichiamo che siamo perdonati per perdonare, salvati per salvare, amati per amare. Noi ti preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C – Padre buono, nel tuo Figlio crocifisso, morto e risorto hai voluto rivelarci la tua infinita misericordia. Perdona i nostri peccati, rendici testimoni del tuo amore e donaci la tua salvezza nel tempo e per l’eternità. Per Cristo nostro Signore.

A – Amen

II SETTIMANA DI PASQUA

29 L S. Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa. Festa (bianco). Benedici il Signore, anima mia. Santa Caterina è un bell’esempio di quei piccoli, di cui ci parla il Vangelo. Lei ha fatto sentire la voce di Dio nel mondo politico, sociale ed ecclesiale. S. Tichico; S. Torpeto. 1Gv 1,5 – 2,2; Sal 102,1-4.8-9.13-14.17- 18; Mt 11,25-30.

30 M Il Signore regna, si riveste di maestà. Gli Atti mostrano che la novità del cristianesimo si esprime soprattutto nella fraternità. S. Pio V (m.f.); S. Giuseppe B. Cottolengo; S. Sofia. At 4,32-37; Sal 92,1-2.5; Gv 3,7-15.

01 M Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani. Solo accettando la persona di Gesù si riesce a possedere la vera vita. S. Giuseppe lavoratore (m.f.); S. Riccardo Pampuri; S. Geremia profeta. Gen 1,26 – 2,3 opp. Col 3,14-15.17.23-24; Sal 89,2-4.12-14.16; Mt 13,54-58.

02 G S. Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Ascolta, Signore, il grido del povero. San Giovanni insiste sul fatto che Gesù è l’unico rivelatore del Padre e colui che dona la vita eterna attraverso lo Spirito. S. Antonino di Firenze; B. Guglielmo Tirry. At 5,27-33; Sal 33,2-9-17-20; Gv 3,31-36.

03 V Ss. Filippo e Giacomo apostoli Festa (rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Anche noi come san Filippo cerchiamo il volto del Padre che possiamo trovare leggendo e meditando il Vangelo. S. Giovenale; B. Edoardo G. Rosaz. 1Cor 15,1-8a; Sal 18,2-5; Gv 14,6-14.

04 S Su di noi sia il tuo amore, Signore. Oggi, come per la comunità cristiana delle origini, sorgono problemi sempre nuovi che, per avere una risposta concreta, hanno bisogno della fraternità cristiana. S. Antonina; S. Floriano; Ss. Silvano e compagni. At 6,1-7; Sal 32,1-2.4-5.18-19; Gv 6,16-21.

[05 D III Domenica di Pasqua / C (S. Gottardo; B. Nunzio Sulprizio) At 5,27b-32.40b-41; Sal 29,2.4-6.11; Ap 5,11-14; Gv 21,1-19].
Oggi viene celebrata nel Tempio di san Paolo ad Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de “La Domenica”.

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Cristo risusciti (547); Cantiamo te (619). 
Salmo responsoriale: M° A. Parisi. Ritornello: Questo è il giorno che ha fatto il Signore (130). 
Processione offertoriale: Cristo, splendore del Padre (634). 
Comunione: Tu sei la mente (746); Cristo vive (635). 
Congedo: Regina dei cieli (590).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento