Il significato della Pasqua è tracciato in sintesi dal gioioso prefazio di questa Messa: è il canto dell’umanità all’«Agnello che ha tolto i peccati del mondo» e che «morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato la vita».
RISORTI CON CRISTO SIAMO NUOVE CREATURE
IL brano del Vangelo che nell’assemblea santa e festosa oggi viene proclamato, descrive la corsa di Pietro e Giovanni al sepolcro. Vogliamo rimanere come spettatori non interessati, estranei, che osservano la corsa ansimante dei due discepoli, in particolare quella di Pietro, o dobbiamo unirci a loro per raggiungere il sepolcro? In questi giorni santi abbiamo percorso il cammino di Gesù che si è fatto obbediente fino alla morte in croce. Ora al terzo giorno vogliamo vedere con gli occhi di Pietro e crederecon il cuore di Giovanni per rinnovare con gioia la nostra fede. Cristo Gesù ha sconfitto la morte: il sepolcro è vuoto! Nella I lettura l’Apostolo Pietro annuncia e testimonia che Dio ha resuscitato Gesù.
Questo evento cambia la nostra vita. Dobbiamo vivere da risorti. Siamo chiamati a distruggere i semi di morte, il peccato che distrugge la bellezza della vita, quella vita nuova che Cristo, sconfiggendo la morte, ha guadagnato per tutti noi.
Mons. Domenico D’Ambrosio, Arcivescovo emerito di Lecce
NONANTOLA RIAPRE LA BASILICA ABBAZIALE
IL 16 settembre 2018 ha riaperto al culto la Basilica abbaziale di Nonantola (MO), gioiello della architettura romanica emiliana, che era stata gravemente danneggiata dal sisma del 2012. La storia di questo monumento risale al 752, anno di fondazione del cenobio benedettino ad opera di sant’Anselmo, cognato del Re longobardo Astolfo. Dopo 4 anni il nascente Monastero ebbe in dono le reliquie di san Silvestro I Papa. Da allora la chiesa è stata dedicata a questo Pontefice.
I Monaci benedettini, che crebbero via via in numero fino ad arrivare a 850 unità nel IX secolo, diedero vita ad un luogo di spiritualità e cultura. L’Archivio abbaziale conserva ancora oggi 4500 pergamene datate dall’VIII secolo in poi. Luogo di incontro di popoli e regnanti di ogni epoca, nell’Abbazia soggiornarono Lotario, Carlo il Grosso, Papa Marino e poi Papa Gregorio VII e Matilde di Canossa.
Merita vedere il tesoro abbaziale esposto nell’attiguo Museo benedettino e diocesano di arte sacra che contiene una preziosa reliquia della Santa Croce e manufatti liturgici di pregevole fattura. Nella Basilica sono presenti un affresco e un Crocifisso del XV sec. e nella cripta si possono ammirare i capitelli longobardi nonantolani risalenti al IX sec. Importante fu anc h e i l l e g a m e dell’Abbazia col territorio circostante con la bonifica dei terreni paludosi e la istituzione della «Partecipanza agraria » nel 1058, ancora in vigore. La Basilica abbaziale è Concattedrale dell’Arcidiocesi di Modena- Nonantola e, grazie al dono di Papa Francesco, sta vivendo un anno giubilare, fino al 31 dicembre 2019, con la proposta di celebrazioni ed eventi culturali. Un motivo in più per organizzare un pellegrinaggio con la propria parrocchia o con un gruppo di amici.
Don Alberto Zironi, parroco
MARIA MADDALENA DE’ PAZZI
MARIA MADDALENA DE’ PAZZI. (Firenze 1566-1607). «Ad amare, anime, venite ad amare l’Amore da cui siete tanto amate! O Amore, dammi tanta voce che chiamando te amore io sia sentita dall’oriente sino all’occidente e da tutte le parti del mondo. O Amore non amato, né sconosciuto. Fa’ che tutte le creature amino te. Amen».
SAN GIUDA TADDEO
Giuda, detto Taddeo, figlio di Giacomo, era fratello di Giacomo minore. Nell’ultima Cena interrogò il Signore Gesù sulla sua manifestazione ed egli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Giovanni 14,22-24). Una lettera del Nuovo Testamento porta il suo nome. È invocato per i casi disperati. La liturgia lo ricorda il 28 ottobre.
Preghiera dei fedeli
C- Fratelli e sorelle, il Signore risorto è la grande speranza che illumina il nostro cammino fra le alterne vicende della vita. Con questa fede innalziamo a Dio la nostra preghiera.
Diciamo insieme: Padre della vita, ascoltaci.
1. Per la Chiesa di Dio, perché annunci nel mondo intero il Cristo risorto alleviando le sofferenze, promuovendo la solidarietà e la giustizia, preghiamo:
2. Per tutti i battezzati nella morte e nella risurrezione di Cristo, perché ognuno nella propria casa, nei luoghi di lavoro e nella comunità cristiana, sia motivo di festa, di comunione, di speranza, preghiamo:
3. Per i giovani, perché non cedano agli inganni di facili promesse, ma mettano il loro entusiasmo e le loro forze al servizio di tutto ciò che è giusto, nobile e bello, preghiamo:
4. Per tutte le persone che sono segnate dalla sofferenza nel corpo e nello spirito, perché siano raggiunte dall’annuncio pasquale attraverso i nostri volti, le nostre mani e i nostri cuori, preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C – Padre santo, che hai rivelato il grande mistero della nostra vita nel tuo Figlio morto e risorto, confortaci nel momento della prova e accresci la nostra fede nella tua parola. Per Cristo nostro Signore.
A – Amen
OTTAVA DI PASQUA
22 L Lunedì dell’Angelo. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Il testo evangelico mostra che per chi crede la risurrezione può essere fonte di vita e salvezza, oppure di giudizio e condanna. S. Leonida; S. Gaio; B. Francesco Venimbeni. At 2,14.22-33; Sal 15,1-2.5.7-11; Mt 28,8-15.
23 M Ottava di Pasqua. Dell’amore del Signore è piena la terra. Il centro dell’annuncio cristiano è Gesù costituito Signore e Cristo. S. Adalberto; S. Giorgio. At 2,36-41; Sal 32,4-5.18-20.22; Gv 20,11-18.
24 M Ottava di Pasqua. Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. La Buona Notizia si concretizza nelle opere che manifestano il realizzarsi della salvezza. S. Fedele da Sigmaringa; S. Maria di Cleofa. At 3,1-10; Sal 104,1-4.6-9; Lc 24,13-35.
25 G Ottava di Pasqua. O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Gesù risorto si fa conoscere per mezzo delle sue mani e dei suoi piedi che portano le stigmate della crocifissione. S. Marco; S. Franca; S. Aniano; S. Clarenzio. At 3,11-26; Sal 8,2.5-9; Lc 24,35-48.
26 V Ottava di Pasqua. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Pietro parla ai capi d’Israele con sicurezza poiché è certo che l’unico Salvatore è Gesù. S. Pascasio Radberto; Ss. Guglielmo e Pellegrino. At 4,1-12; Sal 117,1-2.4.22-27; Gv 21,1-14.
27 S Ottava di Pasqua. Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto. Il Risorto invia i discepoli e noi perché continuiamo la sua missione evangelizzatrice. S. Zita; S. Liberale; B. Nicola Roland. At 4,13-21; Sal 117,1.14-21; Mc 16,9-15.
[28 D II Domenica di Pasqua, della Divina Misericordia / C (S. Luigi M. Grignion de Monfort.) At 5,12-16; Sal 117,2-4.22-27; Ap 1,9-11a.12-13.17-19; Gv 20,19-31].
Enrico M. Beraudo
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa.
Inizio: Cristo è risorto, alleluia! (406); Alleluia – Giorno di Cristo (532).
Salmo responsoriale: M° A. Parisi. Ritornello: Questo è il giorno che ha fatto il Signore (130).
Processione offertoriale: Se uno è in Cristo (716).
Comunione: Il Cristo Signore è risorto (551); Tu percorri con noi (744).
Congedo: Il mattino di Pasqua (550).
ACCOMPAGNAMENTO
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