Gesù opera a Cana di Galilea il primo miracolo (o segno): cambia l’acqua in vino. È gioia per quegli sposi e anche per noi motivo di stimare il matrimonio cristiano, l’unione dell’uomo e della donna elevata a sacramento, nonostante le difficoltà del momento attuale a testimoniarlo.
«L’INIZIO DEI SEGNI COMPIUTI DA GESÙ»
ISAIA (I Lettura) vuole incoraggiare il popolo che torna dalla deportazione in Babilonia, provato e sconvolto, cantando una festa di nozze in cui Gerusalemme, che personifica tutta la nazione, è sposata da Dio. Sion, il monte su cui sorge la città santa, brillerà come una stella. Non ci sarà più abbandono e devastazione: «Tu sarai chiamata mio compiacimento» sussurra Dio alla sua gente. L’immagine nuziale è continuamente usata dai profeti per illustrare l’amore esclusivo e fedele di Dio per il suo popolo.
Nel Vangelo di Giovanni è proprio durante una festa nuziale che il Signore opera il suo primo segno. Invitato a Cana con la Madre, tramuta una necessità, la mancanza del vino, in una manifestazione della sua gloria. Le nozze vagheggiate dai profeti si stanno realizzando: il vino, che il Signore dona, prefigura la sua stessa vita che ci verrà offerta sulla croce quando la sua «ora» sarà finalmente giunta. È lui la fonte della gioia, il senso della nostra esistenza. E la Madre, che compare sia qui che sotto la croce, collega fra loro i due eventi che annunciano le nozze di Gesù Cristo con la sua Chiesa.
Elide Siviero
A BARI E A GINEVRA
L’INCONTRO di preghiera e di riflessione per la pace in Medio Oriente, che si è svolto sabato 7 luglio 2018, a Bari, è stato un evento storico. Erano presenti, insieme con Papa Francesco, i capi delle Chiese e delle comunità del Medio Oriente, a cominciare dal patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo. Nella città che custodisce le reliquie di san Nicola, il vescovo di Myra, caro a tutta la cristianità indivisa, è stata vissuta una giornata che è passata alla storia.
È stata la prima volta che si ritrovavano insieme per pregare il Papa e i patriarchi ortodossi e delle Chiese cattoliche orientali. Si è trattato di un passo avanti nel cammino ecumenico.
Uno dei momenti più significativi è stato l’appello di Papa Francesco dal sagrato della basilica di San Nicola al termine dell’incontro. «L’umanità ascolti – vi prego – il grido dei bambini», perché solo «asciugando le loro lacrime il mondo ritroverà la dignità». E proprio alcuni bambini hanno liberato una ventina di colombe per auspicare il dono della pace.
Anche nel pellegrinaggio ecumenico di Papa Francesco a Ginevra per i settanta anni del Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc), giovedì 21 giugno 2018, si è compiuto un passo avanti verso l’unità.
Parlando ai rappresentanti di Chiese e confessioni cristiane, il Papa ha sottolineato la necessità di percorrere insieme «una via tanto nuova quanto antica»: la via della «comunione riconciliata, verso la manifestazione visibile di quella fraternità che già unisce i credenti». Durante l’incontro ecumenico, il Papa ha indicato tre atteggiamenti che devono caratterizzare il percorso comune dei cristiani verso l’unità: «camminare, pregare, lavorare insieme».
Nicola Gori
BEATA MARIA GARGANI
BEATA MARIA GARGANI – Figlia spirituale di Padre Pio, Maria (Morra De Sanctis, Avellino, 23 dicembre 1892 – Napoli, 23 maggio 1973) sentì fin da bambina un’intensa vocazione. In merito ai consigli ed al sostegno morale del mistico cappuccino, dopo aver preso i voti, fondò nel 1936 la congregazione de Le Suore Apostole del Cuore Eucaristico di Gesù dedite alla catechesi e all’educazione dei giovani. Seppe unire l’insegnamento attivo e l’instancabile apostolato alla vita contemplativa fatta di silenzio e preghiera costante. È stata beatificata il 2 giugno 2018 nel duomo di Napoli.
Cristina Santacroce
Preghiera dei fedeli
C- Fratelli e sorelle, il segno prodigioso operato da Gesù a Cana, per mezzo di Maria, ci assicura che il Signore mai ci lascerà mancare ciò di cui abbiamo davvero bisogno per raggiungere la gioia nella piena ed eterna comunione con lui. Con questa fede preghiamo.
Diciamo insieme: Signore, accogli la nostra preghiera.
1. Signore, tu che ami la tua Chiesa, fa’ che risplenda come lampada davanti agli uomini, preghiamo:
2. Signore, sostieni con il dono dello Spirito l’unità nella diversità della tua Chiesa, come segno di unità per tutti i popoli, preghiamo:
3. Signore, illumina il cammino degli sposi, perchè nel sacramento del matrimonio, sappiano sperimentare quanto è grande il tuo amore, preghiamo:
4. Signore, il banchetto di Cana è anticipazione festosa del banchetto eucaristico, dona alle famiglie la gioia di incontrarti ogni domenica, preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C – Signore Dio, il tuo Figlio Gesù a Cana di Galilea, ha manifestato l’inizio della tua nuova ed eterna alleanza con noi. Per l’intercessione di Maria vieni oggi ancora in nostro aiuto. Per Cristo nostro Signore.
A – Amen
II SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
21 L S. Agnese, vergine e martire. Memoria (rosso). Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore. La Parola ci presenta Gesù come sommo sacerdote e come sposo: egli è colui che intercede per noi presso il Padre e che ci fa sedere accanto a lui al banchetto nuziale. S. Epifanio; S. Albano Roe. Eb 5,1-10; Sal 109,1-4; Mc 2,18-22.
22M Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza. Gli attacchi dei farisei verso Gesù fanno sì che egli manifesti sempre meglio che è il Messia atteso. San Vincenzo (m.f.); S. Vincenzo Pallotti; Beata Laura Vicuña. Eb 6,10-20; Sal 110,1-2.4-5.9-10; Mc 2,23-28.
23M Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore. Gesù, consapevole del suo futuro, non si tira indietro e sana in giorno di sabato chi gli domanda aiuto. S. Emerenziana; S. Ildefonso di Toledo; S. Amasio. Eb 7,1-3.15-17; Sal 109,1-4; Mc 3,1-6.
24 G S. Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. Gesù è il sommo sacerdote che ha assunto la nostra natura umana ed ora è assiso alla destra del Padre e intercede a nostro favore. Beata Paola Gambara Costa; S. Feliciano. Eb 7,25 – 8,6; Sal 39,7-10.17; Mc 3,7-12.
25 V Conversione di S. Paolo apostolo. Festa (bianco). Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. Da san Paolo impariamo come dobbiamo incontrare Cristo nei sacramenti, dialogare con lui nella Parola e abbandonarci con fiducia a lui ogni giorno. S. Anania; Beato Antonio Migliorat. At 22,3-16 opp. At 9,1-22; Sal 116,1-2; Mc 16,15-18.
26 S Ss. Timoteo e Tito, vescovi. Memoria (bianco). Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore. La missione dei suoi discepoli, come di tutti noi, ha inizio con due imperativi che invitano alla preghiera e all’andare nel mondo. S. Paola; S. Alberico. 2Tm 1,1-8 opp. Tt 1,1-5; Sal 95,1-3.7-8.10; Lc 10,1-9.
[27 D III Domenica del T.O. / C (S. Angela Merìci) Ne 8,2-4a.5-6.8-10; Sal 18,8-10.15; 1Cor 12,12-30; Lc 1,1-4; 4,14-21].
Enrico M. Beraudo
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa.
Inizio: Chiesa di Dio (622); Ti esalto, Dio, mio re (738).
Salmo responsoriale: Ritornello: M° A. Parisi: Lodate il Signore (120).
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (740).
Comunione: Chi è mia madre? (575); Mistero della cena (678).
Congedo: Ecco il tuo posto (640).
ACCOMPAGNAMENTO
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