La liturgia della Parola ci parla oggi dell’attesa del Signore che viene. La saggezza “cristiana” richiede un impegno serio e attivo, fedele e perseverante. Occorre fare davvero la volontà di Dio ogni giorno.
«VEGLIATE: NON SAPETE NÉ IL GIORNO, NÉ L’ORA»
IN queste ultime settimane dell’Anno Liturgico, le letture invitano d’urgenza alla vigilanza, a un continuo senso di attesa, perché lo Sposo è vicino e vuol essere accolto da cuori ben disposti. La parabola evangelica delle vergini offre l’opportunità di riflettere su uno degli strumenti indispensabili all’accoglienza dello Sposo: le lampade accese. Non basta che nella vita si sia acceso il lume della fede, è necessario alimentarlo e per questo bisogna avere sempre con sé l’olio della preghiera, dello studio della Parola di Dio, della carità (Vangelo).
Tutto ciò è segno di saggezza, dell’uomo cioè che ha capito la vita e ha sete della sapienza di Dio, ricercandola e accogliendola quotidianamente: così non cade nella disperazione o nel non-senso, non rimane nell’ignoranza, ma si apre alla speranza che la propria esistenza non è vagabonda e abbandonata, è piuttosto incamminata verso una festa eterna, la gloria della risurrezione (I-II Lettura). L’invito è chiaro: non basta aver scelto di essere cristiani, è necessario munirsi dei mezzi per vivere come tali.
Tiberio Cantaboni
TORNA IL SENSO DEL PUDORE
IL Papa affronta il grande e complesso tema dell’emergenza educativa nel capitolo VII di Amoris laetitia. Dopo aver sollecitato i genitori a scelte di paziente realismo («Il percorso ordinario è proporre piccoli passi che possano essere compresi, accettati e apprezzati», Al 271), dedica un’ampia riflessione all’educazione sessuale, soltanto accennata nei documenti sinodali.
Francesco però è consapevole che in un’epoca «in cui si tende a impoverire e banalizzare la sessualità» (Al 280), genitori ed educatori devono essere aiutati ad offrire una proposta coerente sul rapporto decisivo tra amore, vita e generazione.
Anche, e forse soprattutto nella sessualità, è urgente una gerarchia di significati che, da una parte riesca a superare il tecnicismo delle “funzionalità biologiche” (informazioni che oggi i ragazzi raggiungono senza difficoltà anche se con non poche contraddizioni), e dall’altra le ambiguità del cosiddetto sesso sicuro, quella preoccupazione finalizzata ad evitare gravidanze e malattie, che agli occhi di troppi genitori sembra l’unico obiettivo da raggiungere.
Papa Francesco invece invita ad allargare lo sguardo. Non esita a parlare della necessità di recuperare il senso del pudore, ma senza moralismi, e spiega che l’obiettivo finale è quello di inquadrare la sessualità nella logica del dono che si nutre di stima, rispetto, e accoglienza.
Luciano Moia, Direttore di “Noi, “famiglia&vita” (Avvenire)
Pio XI (1922-1939)
Pio XI (1922-1939). Il vescovo di Fatima riconosce la veridicità delle apparizioni (1932). Pio XI compie una serie di atti che rappresentano una tacita approvazione delle apparizioni da parte della Santa Sede: la visita del Nunzio Apostolico a Fatima (1932); l’autorizzazione di celebrare a Fatima la santa Messa votiva del santo Rosario; la benedizione delle statue di Nostra Signora di Fatima; la concessione delle indulgenze ai pellegrini.
Infine nell’enciclica Ingravescentibus malis raccomanda la recita quotidiana del Rosario per ottenere dalla Madonna di Fatima la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nel mondo intero.
Bruno Tamai, ssp
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
Nuovo commento teologico – pastorale.
In occasione del XXV anniversario della pubblicazione, il Gruppo Editoriale San Paolo, in coedizione con la Libreria Editrice Vaticana, lo ripresenta con il testo integrale corredato da un nuovo commento teologico- pastorale curato da Mons. Rino Fisichella nel quale i diversi articoli del CCC vengono riletti alla luce dei grandi temi della vita quotidiana: la ricerca di Dio, la fede, la Chiesa, i sacramenti, i comandamenti, la preghiera.
Preghiera dei fedeli
C – Fratelli e sorelle, invochiamo il dono della grazia del Signore, che giunge a noi quando i nostri cuori si aprono alla preghiera fiduciosa e filiale.
Preghiamo insieme dicendo: Donaci la sapienza del cuore, Signore.
1. Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti e i diaconi, perché con saggezza e sapienza sappiano indicare in Cristo il termine di ogni umana attesa, preghiamo:
2. Per quanti vivono momenti di difficoltà nella vita, perché l’olio della fede alimenti la lampada della loro speranza e non soccombano di fronte alle angosce e alle preoccupazioni, preghiamo:
3. Per gli insegnanti, perché nel loro compito di educare i giovani alla vita siano mossi dalla vera sapienza e non da false ideologie, preghiamo:
4. Per ciascuno di noi, perché attingiamo dall’Eucaristia che celebriamo il nutrimento per essere vigilanti e operosi in attesa del Signore che viene, preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C – O Dio, la nostra anima ha sete di te e ti cerca dall’aurora: fa’ che le nostre invocazioni trovino risposta nel dono della tua grazia e che noi possiamo benedirti per i secoli dei secoli. Per Cristo nostro Signore.
A – Amen.
XXXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – 2017
13 L Guidami, Signore, per una via di eternità. Parole severe di Gesù su chi causa scandali, ma anche criteri per esercitare la misericordia verso chi sbaglia. S. Imerio; S. Agostina Pietrantoni; S. Omobono; S. Nicolò I. Sap 1,1-7; Sal 138,1-10; Lc 17,1-6.
14 M Benedirò il Signore in ogni tempo. Vivere la propria testimonianza cristiana in termini di servizio, riconoscendo come unico Signore Gesù Cristo. S. Rufo; S. Teòdoto; B. Maria Luisa Merkert. Sap 2,23 ¬ 3,9; Sal 33,2-3.16-19; Lc 17, 7-10.
15 M Àlzati, o Dio, a giudicare la terra. La gloria a Dio può venire anche dagli stranieri, come dal lebbroso samaritano guarito da Gesù. S. Alberto Magno (m.f.); S. Leopoldo il Pio; S. Sidonio. Sap 6,1-12; Sal 81,3-4.6-7; Lc 17,11-19.
16 G La tua parola, Signore, è stabile per sempre. In maniera non eclatante viene il Regno di Dio, che consiste nell’esaltare il Figlio dell’uomo, una volta sofferente e rifiutato. S. Margherita di Scozia (m.f.); S. Geltrude di Helfta (m.f.). Sap 7,22 – 8,1; Sal 118,89-91.130.135.175; Lc 17,20-25.
17 V S. Elisabetta d’Ungheria, religiosa. Memoria (bianco). I cieli narrano la gloria di Dio. In termini apocalittici, Gesù sollecita a prepararsi ai tempi ultimi badando all’essenziale, cioè alla vita eterna. S. Aniano; S. Ilda. Sap 13,1-9; Sal 18,2-5; Lc 17,26-37.
18 S Ricordate le meraviglie che il Signore ha compiuto. Preghiamo sempre, senza stancarci: al suo ritorno, il Figlio dell’uomo possa trovare in noi la fede! Dedicazione delle Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo (m.f.); S. Teofredo. Sap 18,14-16; 19,6-9; Sal 104,2-3.33.37.42-43; Lc 18,1-8.
[19 D XXXIII Domenica del T. O. / A (S. Mectilde; San Barlam). Pr 31,10-13.19-20. 30-31; Sal 127,1-5; 1 Ts 5,1-6; Mt 25,14-30]. Ricorda: Oggi viene celebrata la Prima Giornata mondiale dei poveri, promossa da Papa Francesco. Tema: «Non amiamo a parole, ma con i fatti».
Pasquale Giustiniani
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa.
Inizio: Rallegratevi, fratelli (711); Signore, sei venuto (728).
Salmo responsoriale: Ritornello: da Il Canto del Salmo responsoriale (ElleDi- Ci 2011); A te, Signore, innalzo l’anima mia (93).
Processione offertoriale: Conducimi tu (629).
Comunione: Sei tu, Signore, il pane (719); Dio è mia luce (638).
Congedo: Chi è mia madre? (575).
ACCOMPAGNAMENTO
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